EFFERALGAN 500 MG COMPRESSE Analgesici-antipiretici, anilidi. Una compressa contiene il principio attivo: paracetamolo 500 mg. Per l ‘elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Ipromellosa, povidone, croscarmellosa sodica, cellulosa microcristalli na, gliceril beenato, magnesio stearato. Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e delle condizi oni febbrili negli adulti e nei bambini. Ipersensibilita’ al paracetamolo o al propacetamolo cloridrato (precur sore del paracetamolo) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Per evitare il rischio di sovradosaggio, controllare che altri farmaci somministrati (con o senza prescrizione medica) non contengano parace tamolo (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Un sovradosaggio accidentale di p aracetamolo puo’ provocare danno epatico grave e morte (vedere paragra fo 4.9). Posologia. Efferalgan 500 mg compresse e’ riservato ad adulti e bambini di peso corporeo superiore ai 26 kg (circa 8 anni o piu’). Nei bambini devono essere rispettati gli schemi posologici in base al peso corporeo e quindi e’ necessario scegliere la formulazione adatta. La corrispondenza tra eta’ e peso e’ solo orientativa. Adulti: il dos aggio e’ di 1 compressa ogni somministrazione da ripetere, se necessar io, dopo un intervallo di almeno 4 ore senza superare le 6 compresse a l giorno. In caso di dolore piu’ intenso, possono essere assunte 2 com presse ogni somministrazione per un massimo di 3 volte al giorno, semp re rispettando un intervallo di almeno 4 ore tra le somministrazioni. Popolazione pediatrica. Bambini di peso corporeo compreso tra 26 kg e 40 kg (eta’ compresa tra 8 e 13 anni circa): il dosaggio e’ di 1 compr essa ogni somministrazione, da ripetere, se necessario, dopo un interv allo di almeno 6 ore, senza superare le 4 compresse al giorno. Adolesc enti di peso corporeo superiore ai 40 kg (circa 12 anni o piu’): il do saggio e’ di 1 compressa ogni somministrazione, da ripetere, se necess ario, dopo un intervallo di almeno 4 ore senza superare le 6 compresse al giorno. Frequenza della somministrazione: somministrazioni regolar i evitano l’oscillazione dei livelli del dolore o della febbre. Nei ba mbini l’intervallo tra le somministrazioni deve essere regolare, sia d i giorno che di notte, e deve essere preferibilmente di almeno 6 ore. Negli adulti e negli adolescenti bisogna sempre rispettare un interval lo di almeno 4 ore tra le somministrazioni. Dosaggio massimo raccomand ato: negli adulti e adolescenti di peso corporeo superiore ai 40 kg, i l dosaggio totale di paracetamolo non deve superare i 3 g al giorno. I nsufficienza renale: in caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), l’intervallo tra le somminist razioni deve essere di almeno 8 ore. Compromissione epatica: nei pazie nti con compromissione epatica, la dose deve essere ridotta o l’interv allo tra le somministrazioni prolungato. La dose massima giornaliera d i paracetamolo non deve superare i 2 g nei seguenti casi: adulti di pe so inferiore a 50 kg epatopatia attiva cronica o compensata, in parti colare quelli con insufficienza epatica da lieve a moderata sindrome di Gilbert (iperbilirubinemia familiare) alcolismo cronico malnutriz ione cronica (basse riserve di glutatione epatico) disidratazione. Du rata del trattamento: dopo 3 giorni consecutivi di trattamento, e’ nec essaria la valutazione medica. Modo di somministrazione: uso orale. De glutire la compressa intera con un bicchiere d’acqua. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conser vazione. Durante il trattamento con paracetamolo prima di prescrivere qualsiasi altro farmaco, controllare che non contenga lo stesso principio attiv o, poiche’ se il paracetamolo e’ assunto in dosi elevate si possono ve rificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco (con o senza prescri zione medica) (vedere paragrafo 4.5). In caso di trattamento cronico c on farmaci che possono determinare l’induzione delle monoossigenasi ep atiche o di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto, ved ere paragrafo 4.5. Dosi elevate o prolungate del prodotto possono prov ocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni, anche gravi, a car ico del rene e del sangue. In caso di uso protratto e’ consigliabile m onitorare la funzione epatica e renale e la crasi ematica. Il paraceta molo deve essere somministrato con cautela nei seguenti casi: pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (compresa la sindrome d i Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh >9), epatite acuta , in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalita ‘ epatica, carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, anemia emolitic a pazienti con insufficienza renale alcolismo cronico, anoressia, bu limia o cachessia, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico), disidratazione, ipovolemia. Il consumo di alcol durante la t erapia non e’ raccomandato. L’uso prolungato (continuato o ripetuto) d i analgesici (>3 mesi) in pazienti con cefalea cronica puo’ aumentare o peggiorare la cefalea. La cefalea indotta da un uso eccessivo di ana lgesici (MOH – Medication-Overuse Headache) non deve essere trattata c on un aumento del dosaggio. In questi casi, e’ necessaria la valutazio ne medica. Il paracetamolo puo’ causare reazioni cutanee gravi come pu stolosi esantematica acuta generalizzata, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, che possono essere fatali. I pazienti devono essere informati circa i segni di reazioni cutanee gravi, e l’u so del farmaco deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cuta neo o qualsiasi altro segno di ipersensibilita’. Informazioni importan ti su alcuni eccipienti. Efferalgan compresse rivestite con film conti ene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe’ e’ essenzialm ente senza sodio”. Il paracetamolo puo’ aumentare la possibilita’ che si verifichino effe tti indesiderati se somministrato contemporaneamente ad altri farmaci. Esami diagnostici: la somministrazione di paracetamolo puo’ interferi re con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). Anticoagulanti: l’uso concomitante di paracetamolo con cumarinici
MAECENAS IACULIS
Vestibulum curae torquent diam diam commodo parturient penatibus nunc dui adipiscing convallis bulum parturient suspendisse parturient a.Parturient in parturient scelerisque nibh lectus quam a natoque adipiscing a vestibulum hendrerit et pharetra fames nunc natoque dui.
ADIPISCING CONVALLIS BULUM
- Vestibulum penatibus nunc dui adipiscing convallis bulum parturient suspendisse.
- Abitur parturient praesent lectus quam a natoque adipiscing a vestibulum hendre.
- Diam parturient dictumst parturient scelerisque nibh lectus.
Scelerisque adipiscing bibendum sem vestibulum et in a a a purus lectus faucibus lobortis tincidunt purus lectus nisl class eros.Condimentum a et ullamcorper dictumst mus et tristique elementum nam inceptos hac parturient scelerisque vestibulum amet elit ut volutpat.