CHE COSA E’ LA FARINGE:
La faringe è un canale muscolo-membranoso a forma di imbuto che si trova posteriormente al cavo orale e alla cavità nasale.
In quest’organo convergono sia l’apparato digerente che quello respiratorio. La faringe infatti rappresenta sia il primo tratto dell’apparato digerente, in quanto permette il passaggio del bolo alimentare dalla bocca all’esofago attraverso la deglutizione, sia un tratto delle vie respiratorie, poiché convoglia l’aria proveniente dalla cavità nasale alla laringe.

LA FARINGITE, SINTOMI:
L’infiammazione della faringe, la faringite, è un disturbo molto comune soprattutto nei mesi invernali. Comunemente chiamata “mal di gola”, è caratterizzata da fastidio, bruciore e dolore nella deglutizione più o meno intensi e da irritazione, arrossamento e gonfiore della gola. Spesso può essere accompagnata da tosse, raffreddore, mal di testa e febbre e può portare a raucedine o afonia.
CAUSE:
Frequentemente l’origine del mal di gola può essere
attribuito all’aria che inspiriamo, che può essere densa di microorganismi o di
particelle irritanti.
Le cause scatenanti la faringite
possono essere pertanto suddivise in:
- Infezioni di tipo batterico.
- Infezioni di tipo virale.
- Esposizioni ad agenti irritanti (fumo, polveri, aria troppo secca o calda, vapori…).
- Altre patologie (reflusso gastro-esofageo, tumori del tratto faringeo, allergie…).
Al fine di intraprendere la terapia farmacologica più appropriata, è fondamentale differenziare tra i due tipi di infezioni microbiche. I virus ed i batteri infatti, sono microbi molto diversi tra loro.
BATTERI E VIRUS: PRINCIPALI DIFFERENZE

I batteri sono organismi unicellulari, composti cioè da una singola cellula, procarioti (privi di nucleo ben definito, ovvero circondato dalla membrana nucleare tipica degli eucarioti) ma che, all’interno della propria membrana cellulare, possiedono tutti gli organelli e le sostanze necessarie per la propria sopravvivenza. Possiedono delle strutture cellulari (ad esempio, la parete cellulare) e producono degli enzimi che sono specifici dei batteri, che sono assenti nelle cellule dell’uomo e che rappresentano quindi il bersaglio selettivo delle terapie antibiotiche. Questo è il motivo per cui un farmaco antibiotico agisce distruggendo o inibendo esclusivamente la cellula batterica, senza colpire le cellule dell’organismo umano che lo assume.

I virus, al contrario, sono microrganismi acellulari, non sono cioè cellule ma sono formati semplicemente da un filamento di acido nucleico (DNA o RNA), che rappresenta il materiale genetico, e da un capside proteico che lo circonda e lo protegge. Per sopravvivere e potersi replicare è necessario che i virus infettino una cellula ospite, introducendo il proprio materiale genetico all’interno di essa e assumendo la direzione del suo metabolismo, regolandolo in funzione della propria replicazione. Pertanto, siccome durante l’infezione virale i virus si trovano all’interno delle cellule ospiti, essi risultano difficili da eliminare senza causare effetti tossici alle cellule dell’organismo umano che li accolgono. Si utilizzano principalmente farmaci che vanno ad agire sulle diverse fasi della replicazione virale.
TERAPIA FARMACOLOGICA:
Da questa breve premessa si deduce quindi che la faringite virale e quella batterica hanno origini e caratteristiche molto diverse tra di loro ed andranno pertanto trattate in maniera differente.
Ma come capire quale tipologia di mal di gola ci affligge? Per avere una diagnosi corretta è sempre indicato consultare il medico.
Il mal di gola virale è la forma più comune e frequente. Spesso si risolve spontaneamente in 5-7 giorni e non sono previste cure specifiche ma solo rimedi sintomatici, come l’utilizzo di caramelle disinfettanti del cavo orale o di pastiglie e spray antinfiammatori per contrastare l’infiammazione ed il dolore.
Se dopo qualche giorno il forte mal di gola persiste e si presentano sintomi quali febbre alta, gola molto arrossata, tonsille ingrossate e ricoperte da placche, è bene consultare il proprio medico curante. Questi, dopo avere ascoltato la descrizione dei sintomi ed avere eseguito un esame obiettivo, può indicare l’esecuzione di un tampone faringeo. Una volta appurato che quella in corso è una faringite di origine batterica, il medico prescriverà la terapia antibiotica più adeguata. Fondamentale a questo punto è l’aderenza del paziente alla cura: egli dovrà seguire precisamente la posologia dettata dal medico e proseguire il trattamento fino alla conclusione della terapia, anche nel caso in cui i sintomi si risolvano prima del termine.
È importante quindi sottolineare come la terapia antibiotica vada intrapresa solamente nel caso in cui sia stata diagnosticata un’infezione batterica e su indicazione del medico. In caso di infezione virale, assumere farmaci antibiotici, i quali sono privi di attività nei confronti dei virus, risulterebbe inutile se non addirittura dannoso, a causa della possibile insorgenza di farmacoresistenza batterica.